Colori web-safe

La codifica dei colori avviene specificando le quantità di colore fondamentali per eseguire la sintesi additiva che è alla base del sistema RGB; si adotta la convenzione di rappresentare lo spazio colore attraverso tre coordinate: R (red), G (green) e B (blue) con numeri interi che vanno da 0 a 255. Tutti i possibili colori rappresentabili saranno all'interno di un cubo nei nodi di un reticolo con 256 x 256 x 256 celle, in totale 28x3 = 224 = 16 M colori.

Fig. 1 - Slice del cubo di colori nella rappresentazione a 16 M colori

Questo modello astratto si scontra però con la realtà dei dispositivi atti a riprodurre in un monitor (sia esso a cristalli liquidi o a tubo catodico) il colore, che sono le schede video. Esistono due standard sostanzialmente diversi tra i prodotti IBM (Microsoft) compatibili e i prodotti Apple, per cui una qualsiasi delle 16M possibilità viene generalmente rappresentata e resa in modo visivamente diverso nei due tipi di sistema. Per questo l'uso dei colori per il web è portabile se si usano solo quei colori cosiddetti web-safe che consistono nelle rappresentazioni del colore in cui le tre coordinate RGB sono rappresentate ognuna con la stessa cifra che è però contemporaneamente multipla di 3: #xxyyzz, dove x,y,z = 3*k (k=0,1,2,3,4,5).

Esercizio: calcolare il numero di colori web-safe in un sistema RGB a 256 livelli per colore.

Fig. 2 - Slice del cubo di colori nella rappresentazione web-safe.

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